STORIA DELL'ARTE



L'ARTE SEGUE NEL CORSO DEI SECOLI, LA CULTURA ED IL PENSIERO UMANO. SI FORMANO COSÌ LE CORRENTI D'ARTE, LE QUALI SI EVOLVONO CON L'UMANITÀ, CREANDO NUOVE TENDENZE ARTISTICHE.




PREISTORIA E STORIA (40000 a.C. – 500 a.C.)



Le prime espressioni d’arte risalgono alla comparsa dell’ uomo. I disegni rinvenuti nelle caverne hanno per soggetto il mondo animale, scene di caccia e figure femminili legate alla fertilità; in seguito si evolveranno in scene di corte e divinità, e con pitture murali nelle tombe (es. Egitto etc.).




ANTICHITA’ (900 a.C. – 300 d.C.)



Ceramiche con decori geometrici in Grecia, tombe Etrusche con pitture murali, pitture parietali a Roma, etc. Mitologia, rituali quotidiani ed avvenimenti politici, i temi principali, inoltre, si sviluppò notevolmente l'arte funeraria.




TARDA ANTICHITA’ E MEDIOEVO (300 – 1450)



Il mosaico era il più perfezionato genere pittorico in Oriente, mentre in Occidente, accanto al dipinto parietale, aveva grande importanza il manoscritto e le miniature con decorazioni foglia oro. Questo fino all’avvento della pittura su tavola, intorno al 1200.
Nei mosaici del periodo dell’arte Paleocristiana (330-850): combinazione di temi della cristianità ed elementi decorativi classici.
Nell’arte Romanica (1050-1150): stilizzazione e semplificazione su manoscritti, dipinti murali nelle chiese, con cicli narrativi con funzione didattica nei confronti dei fedeli (che in gran parte non sanno leggere) e vetri policromi.
Nell’ arte Gotica (1150-1450): vetrate policrome delle cattedrali gotiche francesi e stile di corte nei manoscritti miniati; nell’ultimo secolo si diffonde in Europa e diventa più raffinato (con soggetti religiosi più vicini all’osservatore), grazie all’influenza artistica della pittura italiana del trecento, che, attraverso Giotto, abbandona la linearità del periodo per uno stile più fluido (ciò sarà la premessa del periodo rinascimentale).




RINASCIMENTO E MANIERISMO (1420 – 1610)



Nel Rinascimento (rinascita) gli artisti cercano i loro modelli nella letteratura e nella scultura del mondo antico, con la ripresa di temi mitologici ed il ritorno del nudo. Ci fu una profonda revisione delle concezioni religiose, ponendo al centro dell’interesse dell’arte non più Dio, prima ovunque presente, bensì l’uomo, con l’obiettivo di avvicinarsi alla natura ed il desiderio di cogliere la bellezza della figura umana (studiando modelli dal vivo).

L’invenzione della prospettiva lineare, attribuita all’architetto F. Brunelleschi (Primo Rinascimento), ebbe un rivoluzionario impatto sulla pittura (formule per proporzioni ideali). Alcuni artisti del periodo furono: Botticelli, Masaccio, Donatello, Ghirlandaio, etc...).

Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono gli alfieri dell’ Alto Rinascimento, artefici di capolavori di bellezza, potenza ed equilibrio straordinari. L’affresco della Cappella Sistina a Roma, la Creazione di Adamo, (di Michelangelo) è divenuto il simbolo stesso del Rinascimento. Ma Leonardo, che può essere considerato addirittura il massimo artista di tutti i tempi, apportò profonde innovazioni nell’arte: il fascino unico di Monna Lisa e altre sue opere è dovuto soprattutto allo stile "sfumato": un fine e quasi impercettibile velo steso sopra il viso, il paesaggio che sfugge alla puntigliosa rigidezza richiesta, nella sua epoca, al ritratto, le tonalità che sfumano l’una nell’altra.

Il Manierismo si allontana dall'equilibrio dell'arte rinascimentale, prediligendo piuttosto la complessità, la drammaticità ed il movimento, con una prospettiva esasperante nel Tintoretto. Le opere manieriste sono infatti caratterizzate da forme allungate, figure modellate in modo fortemente plastico; i colori usati sono, inoltre, spesso inusuali, e accostati in modo straniante (es. Bronzino).

Per quanto riguarda il Naturalismo fiammingo, in particolare, va ricordato Jan van Eyck, che introdusse il realismo nella pittura fiamminga, con meticolosa attenzione nei dettagli, e diffuse nuovi generi di paesaggio, di natura morta e di ritratto. E’ considerato il primo ad aver usato la pittura ad olio, accrescendo la luminosità e la brillantezza delle opere. Del periodo vanno anche menzionati Hieronymus Bosch e P.Brueghel il vecchio.




BAROCCO (1600 – 1740)



Lo stile barocco fiorì a Roma all'inizio del Seicento e si diffuse in tutta Europa. Dopo l’artificiosità del Manierismo, gli artisti puntarono a nuove possibilità d’espressione: i fratelli Carracci ed altri, attraverso un ritorno all’antichità e all’Alto Rinascimento, contrapposti ad uno dei più rivoluzionari artisti di tutti i tempi, il Caravaggio. Egli fu artefice di una particolare rappresentazione drammatica che infuse ai soggetti sacri realismo e spiritualità: lo stile chiaroscuro, ricco di contrasti e caratterizzato da un sorprendente naturalismo e da una drammatizzazione delle emozioni, fu adottato da molti artisti. Altri autorevoli esponenti di questo periodo furono: Guercino in Italia, Zurbaran, Velazquez e Murillo in Spagna, Vouet in Francia, e poi i fiamminghi Claesz, Davidsz de Heem, Willem Kalf, Vermeer, Rembrandt, J.Brueghel il vecchio, Rubens e Van Dyck.




SETTECENTO



Rococò e Neoclassicismo riflettono, in termini estetici, i cambiamenti sociopolitici che attraversarono questo secolo. Il Rococò è la reazione alla grandiosa natura del Barocco, e nasce principalmente dalla richiesta, partita dal mondo aristocratico francese, di un’arte più piacevole e leggera. In Tiepolo e Fragonard possiamo apprezzare lo stile dei loro luminosi e briosi dipinti, che contrasta nettamente con la gravità e il senso drammatico caratteristici del Barocco. I temi principali, momenti di svago e divertimento in luoghi all’aperto e soggetti mitologici, sono rivelatori del cambiamento sociale in atto. La resa pittorica del soggetto è più luminosa e vivace: il pittore è più concentrato ad ottenere un effetto di leggiadra eleganza, che a conferire al suo aristocratico modello un atteggiamento austero ed autorevole (si nota anche una grande abilità nel differenziare la pelle dai tessuti).

La Rivoluzione Francese è la svolta che porta al Neoclassicismo. La domanda fu quella di una nuova maniera artistica che chiudesse definitivamente con la leggiadria e la frivolezza del Rococò. Ciò che contraddistinse lo stile artistico di quegli anni fu la volontà di un recupero formale e l’adesione ai principi dell’arte classica. Quei principi di armonia, equilibrio, compostezza, proporzione, serenità, che erano presenti nell’arte degli antichi greci e degli antichi romani. Due artisti, tra i tanti, da ricordare sono Ingres e Francisco de Goya.




OTTOCENTO



Questo secolo vide l’origine e lo sviluppo di numerosi movimenti stilistici, tra i quali, solo il Romanticismo si sviluppa durante tutta la prima metà del secolo stesso, e gli altri si formeranno successivamente con forza e determinazione, lasciando segni importanti nella storia della pittura.

Nasce in Germania, e si diffonde in tutta Europa, il Romanticismo, che pone al vertice dei valori umani il sentimento e l’amor di patria, reagendo all’idealizzata razionalità e oggettività del Neoclassicismo, e considerando preminente l’emozione sulla ragione. La pittura romantica appare libera e comunicativa: l’artista vuole esprimere sentimenti ed emozioni ("l’arte per l’arte"), pertanto la sua pennellata è fluida, i colori sono vivi, i contorni meno definiti ed il contrasto con la luce è spesso drammatico. Alcuni dei numerosi esponenti del Romanticismo sono: Delacroux, Constable, Goya, Hayez, ecc.

Un’associazione di giovani artisti inglesi si costituì nel 1848. Delusi da quello che consideravano uno stato di decadenza della pittura britannica, i preraffaelliti ricercarono la spontaneità dell'arte italiana prima di Raffaello, esemplificata dall'opera di pittori come Sandro Botticelli e Filippo Lippi.
I quadri dei preraffaelliti presentavano spesso scene storiche, religiose e letterarie, con intenti moralistici sui comportamenti ed i rapporti sociali. Eseguiti con ricchezza di dettaglio, mostravano particolare attenzione per le qualità decorative di fiori e tessuti. I maestri Rossetti, Burne-Jones, Waterhouse, solo per citarne alcuni.

Il movimento "realista", ponendosi apertamente in contrasto con la pittura idealista, esordì all’Esposizione di Parigi del 1855. Opere in cui la rappresentazione di oggetti o figure é così fedele al vero da poter anche risultare sgradevole, specie se considerata in relazione ai canoni della bellezza classica. Opere di soggetto “basso”, umile, con una forte critica sociale (es. Constable). Inoltre, va ricordato il Naturalismo con i paesaggi di Millet ed, in Italia, tra gli artisti della prima generazione realista, i pittori Giovanni Fattori, il maggior esponente dei macchiaioli, Antonio Fontanesi e De Nittis.

Edouard Manet fu una figura rivoluzionaria, e creò un ponte tra il Realismo e L’Impressionismo, con una pennellata libera e visibile, i colori saturi, la riduzione della prospettiva e l’attenzione su fuggevoli momenti di vita moderna.

Respinti dal mondo accademico, gli impressionisti, Pissarro, Degas, Renoir, Monet, etc. realizzarono istantanee di vita moderna e riportarono sulle loro tele gli effetti della luce, con pennellate aspre e dense (creando una superficie tattile sulla tela), interessati, più che al disegno esatto ed alla descrizione dei dettagli, agli effetti della luce naturale.

Gli impressionisti, osservando come la luce dissolve i contorni e riflette i colori quasi scomponendoli, stendevano sulla tela brevi pennellate di colore puro, giustapponendo i colori primari (rosso, giallo, blu) in modo che si mescolassero nella percezione visiva solo da una certa distanza, e ponendo in contrasto i colori primari con i complementari (verde, viola, arancio) per esaltarne reciprocamente la densità. In questo modo, ottenevano una luminosità maggiore di quella solitamente prodotta mescolando i colori prima di applicarli sulla tela. Claude Monet è uno dei maestri dell’impressionismo, e fu proprio una sua tela, "Impressione: levar del sole", a dare il nome al movimento. Egli fece propria la tecnica en plein air, concentrandosi sulla rappresentazione degli effetti di luci e ombre sul colore.

Il pointillismo o Divisionismo fu il frutto dell’impressionismo e diede vita ad opere realizzate con puntini multicolori che visti nell’insieme creano forme e figure: devono essere osservati a distanza così che i punti di colore si fondano in un’immagine coerente.

I post impressionisti come Cézanne, Gauguin e Van Gogh, sebbene basassero il proprio lavoro sulla ricerca tecnica e cromatica degli impressionisti, non avvertirono più l’esigenza di riflettere la consistenza degli oggetti e della natura attraverso il colore e gli effetti luminosi, cercando invece di dare corpo a una visione del mondo sempre più soggettiva. Gauguin, attento al recupero della freschezza dell’arte popolare primitiva, produsse sintesi assai originali, nelle quali campiture in tinte piatte si affiancavano a motivi ornamentali. Van Gogh, considerato un genio della pittura, si accostò alla natura avvalendosi di colori vividi, spesso stridenti, destinati a produrre intense emozioni.
Per Gauguin e Van Gogh si fa anche riferimento al movimento simbolista, che faceva uso di colori brillanti e linee fortemente espressive per rappresentare visioni oniriche di notevole emotività, a volte tendenti al macabro, ispirate a soggetti letterari, religiosi o mitologici. Munch fu un altro noto esponente del decadente simbolismo.

Il Liberty, (Klimt, Mucha, Schiele, etc.), complesso ed innovativo movimento stilistico europeo, strettamente correlato al simbolismo, si diffuse tra il 1880 e il 1920, innanzitutto come stile decorativo, e trovò espressione in una vasta gamma di forme artistiche, dall’architettura al design d’interni, dalla produzione di mobili ai manifesti, dall’arte della lavorazione dei metalli a quella del vetro e della ceramica, dai disegni su stoffa all’illustrazione di libri. Elemento dominante sono le linee curve e ondulate, spesso definite con l’espressione coup de fouet (colpo di frusta), ispirate alle forme sinuose del mondo vegetale e combinate con elementi di fantasia. In Francia lo stile prese il nome di Art Nouveau, in Germania quello di Jugendstil e a Vienna fu noto come Secessionstil. Penetrò nelle arti applicate e nell’illustrazione di riviste fino a raggiungere il suo apice nei dipinti di Gustave Klimt. In Spagna il Liberty assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo, ed ebbe il suo artista più originale in Antoni Gaudí.




NOVECENTO (fino al 1950)



Nella prima metà del secolo si individuano i temi dell’"astratto" e del "figurativo", tra linguaggi politici diversi di "destra" prima e di "sinistra" dopo.

Primitivismo e fauvismo (1898-1908) o Primo Espressionismo francese: gli artisti usavano vividi colori in maniera aggressiva e fortemente soggettiva, abbandonando i toni soffici e sfumati degli impressionisti, e preferendo i colori decisi e violenti usati dai post-impressionisti, quali Paul Gauguin e Vincent Van Gogh. Le opere si caratterizzano per i vigorosi contorni, il disegno semplificato ma intensamente drammatico e un disinvolto uso dei colori (Matisse, Modigliani, Kandinskij, etc.).

Il Futurismo è un movimento d'avanguardia formatosi a Milano nel 1909, dopo il Manifesto pubblicato da Marinetti. In pittura e scultura, forme spigolose e linee incisive erano usate per trasmettere un senso di dinamismo. Una delle principali caratteristiche dei futuristi era la ricerca di movimento attraverso l'impiego di immagini ripetute dello stesso oggetto o figure disposte in sequenza a dare l'impressione di un rapido movimento (es. Carrà).

Il Cubismo si sviluppa tra il 1907 e il 1914. Caratteristiche fondamentali di questa nuova corrente sono il rifiuto di due aspetti fondamentali della pittura europea, dal Rinascimento in poi: la norma classica per la rappresentazione della figura umana e la raffigurazione illusoria dello spazio, ottenuta secondo la prospettiva da un unico punto di vista. Il pittore cubista cerca di rappresentare simultaneamente sulla tela diversi aspetti del medesimo oggetto, ovvero ciò che conosce dall'oggetto stesso, piuttosto che l'immagine che gli giunge attraverso l'organo visivo. Il manifesto del Cubismo è considerato "Les demoiselles d’Avignon" di Picasso, nel quale abbiamo un vero e proprio sfaccettamento dei soggetti.

Il Dadaismo nasce in Svizzera durante la prima guerra mondiale. La parola "Dada", non significa nulla e già in ciò vi è una prima caratteristica del movimento: rifiutare ogni atteggiamento razionalistico. Il rifiuto della razionalità è provocatorio e viene usato per abbattere le convenzioni borghesi intorno all'arte. Pur di rinnegare la razionalità i dadaisti non rifiutano alcun atteggiamento dissacratorio, e tutti i mezzi sono idonei per giungere al loro fine ultimo: distruggere l'arte. Distruzione assolutamente necessaria per poter ripartire con una nuova arte non più sul piedistallo dei valori borghesi ma coincidente con la vita stessa e non separata da essa(es. Duchamp).

La Metafisica è uno dei grandi contributi all'arte europea, proveniente dall'Italia, ed in particolare da Giorgio De Chirico. Nacque nel 1917, a Ferrara, dall'incontro tra De Chirico e Carlo Carrà, quest'ultimo proveniente dalle file del futurismo. Nella pittura metafisica predomina la stasi più immobile, tutto sembra fermo e senza tempo, le cose e gli spazi sembrano pietrificati per sempre, ovunque il silenzio più assoluto.

Il Surrealismo (1924-1950) vuole trasfigurare la realtà ma non negarla, e per far questo si serve di due tecniche, quella degli accostamenti inconsueti, e quella delle deformazioni irreali. Secondo il libro "L'interpretazione dei sogni", pubblicato nel 1900 da Sigmund Freud, il sogno è la «via regia verso la scoperta dell'inconscio». Nel sonno, infatti, viene meno il controllo della coscienza sui pensieri e può quindi liberamente emergere l'inconscio umano, travestendosi in immagini di tipo simbolico. Da questi ed altri studi di Freud nasce il Surrealismo. Aspetti fondamentali del movimento sono la rivalutazione della componente prerazionale e irrazionale della creatività umana e la liberazione delle pulsioni dell'inconscio: un rifiuto della logica e delle strettoie della civiltà a favore di una totale libertà di espressione. Al Surrealismo aderirono diversi pittori europei, tra i quali Max Ernst, Juan Mirò, René Magritte e Salvador Dalì.

Altri movimenti artistici importanti di questo periodo furono, il Costruttivismo dopo la Rivoluzione Russa, il movimento tedesco De Stijl, il Nuovo Realismo americano di Hopper ed il molto geometrico astrattismo. Uno degli esiti più suggestivi dell'astrattismo, fu dato dal pittore statunitense Jackson Pollock. Egli, a partire dal 1946, inventò il dripping, ossia la tecnica di porre il colore sulla tela posta a terra, mediante sgocciolatura e spruzzi. I quadri così ottenuti risultano delle immagini assolutamente confuse e indecifrabili. Cosa esprimono ? "Il senso del caos".